AM INSTRUMENTS offre un servizio di biodecontaminazione ambientale dedicato alla sicurezza in ambienti ad alto rischio di contaminazione.
Il sistema di biodecontaminazione AM Instruments agisce attraverso l’innovativa tecnologia iHP: una soluzione di perossido di idrogeno <8% viene diffusa attraverso un ugello, creando una nebbia di micro gocce che, passando attraverso un arco voltaico ad alto voltaggio, subiscono un processo di ionizzazione. La soluzione risultante possiede una elevata concentrazione di radicali idrossilici e specie reattive dell’ossigeno (ROS), in grado di danneggiare i microrganismi attraverso l’ossidazione di proteine, carboidrati e lipidi. Il campo elettromagnetico impartisce una carica elettrostatica alla nebbia la quale in tal modo agisce come un gas, a causa della mutua attività repulsiva delle cariche positive. Il risultato è una diffusione elevata della soluzione che è in grado di raggiungere il 100% dell’area trattata. I prodotti risultanti, ossigeno e acqua, non lasciano alcun residuo sulle superfici.
Il servizio di biodecontaminazione AM Instruments è caratterizzato da tempi di ciclo rapidi e sicuri, non necessita condizioni di preparazione dei locali e viene svolto da un team specializzato nella massima sicurezza.
Applicazioni: strutture commerciali, ospedali e strutture mediche, navi da crociera, mezzi di trasporto pubblici, edifici per uffici, camere d’albergo e motel, scuole, ristoranti, impianti di lavorazione dei prodotti, caserme militari, polizia e vigili del fuoco e impianti sportivi.
Con migliaia di casi confermati di infezione respiratoria già noti in tutto il mondo, il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è «elevato»: lo ammette l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), correggendo i precedenti rapporti in cui parlava di livello «moderato». Il rischio, si legge, «è molto alto in Cina, alto a livello regionale e alto a livello globale». In una nota la portavoce Fadela Chaib ha spiegato che nei giorni precedenti il rischio era stato «erroneamente» definito «moderato». E c’è il serio rischio che presto si possa parlare di «emergenza sanitaria internazionale»: lo ha anticipato il ministro della Salute Roberto Speranza. Il nuovo virus, ha aggiunto, «è classificato di tipo B (come Sars e Polio) quanto a pericolosità, ma viene di fatto gestito come uno di classe A, al pari di colera e peste». Oggi l’ultimo aggiornamento delle autorità cinesi, alle ore 11, «parlava di 2835 casi accertati e 81 i decessi correlati». L’Italia in questo momento «è il Paese che ha adottato misure cautelative all’avanguardia rispetto agli altri, misure incisive», ha assicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Ma negli Usa l’allerta è altissima: centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) hanno alzato a tre i loro livelli di travel warning, ossia il massimo, invitando i cittadini americani ad evitare i viaggi non essenziali in Cina a causa del coronavirus.
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